Risparmiare acqua calda in bagno: una sfida per il benessere del pianeta e del portafoglio

Risparmiare acqua calda in bagno: una sfida per il benessere del pianeta e del portafoglio

Il bagno rappresenta un vero e proprio crocevia nella nostra quotidianità, un luogo intimo dove prendersi cura di sé e ricaricare le energie. Tuttavia, questa stanza nasconde anche un insospettabile nemico: lo spreco di acqua calda.

L’impatto dei consumi di acqua calda:

L’acqua calda sanitaria, utilizzata per docce, bagni e lavaggi, rappresenta una porzione considerevole del consumo energetico domestico, incidendo sia sulle bollette che sull’ambiente. In media, una famiglia italiana consuma circa 60 litri di acqua calda al giorno per persona, con un picco di 80 litri per chi ama i lunghi bagni. Per chi utilizza un boiler elettrico per generare acqua calda è bene conoscere il costo del kWh dell’energia.

Ridurre i consumi: una necessità impellente:

In un contesto di crescente consapevolezza ecologica e di sfide legate al cambiamento climatico, la riduzione dei consumi di acqua calda assume un ruolo di primaria importanza.

Strategie per un risparmio efficace:

  1. Docce consapevoli:

Sostituire i lunghi bagni con docce brevi e mirate rappresenta un primo passo fondamentale. Ridurre il tempo trascorso sotto l’acqua calda può portare a un risparmio considerevole: una doccia di 5 minuti consuma circa 35 litri d’acqua, mentre una di 15 minuti ne impiega quasi il triplo.

  1. Rubinetti a basso flusso:

L’installazione di rubinetti a basso flusso permette di ridurre significativamente la quantità d’acqua erogata, senza sacrificare la funzionalità. Questi rubinetti miscelano l’acqua con aria, creando un getto morbido e aerato che mantiene un’adeguata pressione.

  1. Domotica per il controllo intelligente:

L’utilizzo di sistemi domotici per la gestione dell’acqua calda in bagno permette di regolare con precisione la temperatura e la portata del flusso, evitando sprechi e ottimizzando i consumi. Termostati intelligenti e rubinetti con sensori di movimento possono fare la differenza. È bene avere una connessione internet sempre disponibile per gestire al meglio il proprio bagno da remoto.

  1. Isolamento termico delle tubature:

L’isolamento termico delle tubature dell’acqua calda previene la dispersione di calore, evitando che l’acqua si raffreddi troppo velocemente e richiedendo un consumo maggiore per riportarla alla temperatura desiderata.

  1. Riutilizzo dell’acqua di scarico:

L’acqua di scarico del lavabo o della doccia può essere raccolta e riutilizzata per innaffiare le piante o per altri scopi non potabili, come la pulizia del pavimento.

  1. Scaldabagni efficienti:

L’installazione di scaldabagni a basso consumo energetico, come quelli a pompa di calore o a gas a condensazione, può portare a un risparmio significativo sulla bolletta del gas.

  1. Piccoli gesti quotidiani:

Anche piccoli accorgimenti, come chiudere il rubinetto mentre ci si insapona o si lavano i denti, possono fare la differenza. Incoraggiare l’intera famiglia ad adottare buone abitudini è fondamentale per ottenere risultati duraturi.

Oltre a queste strategie, è importante monitorare i propri consumi di acqua calda. Esistono diversi strumenti per farlo, come i contatori di acqua calda o le analisi delle bollette. Una volta individuati i punti critici, si possono mettere in atto le strategie di risparmio più adatte alle proprie esigenze.

Nel caso specifico dei lavelli del bagno, esistono diverse opzioni per ridurre il consumo di acqua calda:

  • Installare rubinetti a basso flusso o con sensori di movimento.Questi rubinetti erogano solo la quantità di acqua necessaria, evitando sprechi.
  • Utilizzare aeratori per il rubinetto.Questi dispositivi miscelano l’acqua con aria, creando un getto più ampio e morbido che riduce il consumo di acqua.
  • Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la barba.Questo semplice gesto può far risparmiare molti litri d’acqua.
  • Utilizzare una bacinella per lavare i piatti.Riempire una bacinella con acqua calda anziché lasciare il rubinetto aperto può far risparmiare fino all’80% dell’acqua.

Scegliere il lavello che preferiamo e imparare ad ottimizzare i consumi di acqua calda dei nostri rubinetti sono il primo passo verso un risparmio energetico e un inquinamento sempre minore.

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